Massa dell’elettrone

Capitolo I°

Massa dell'elettrone

Il problema della massa elettromagnetica dell’elettrone è stato a lungo dibattuto da illustri scienziati tra cui Poincaré, M.Abraham, Lorentz e tra i più conosciuti Fermi, Pauli e Feynman. I differenti risultati raggiunti, che tengono conto o meno dell’applicazione della teoria della relatività ristretta all’elettrone, differiscono in modo considerevole e non sanabile.
La scoperta della relazione E=MC^2 ha tolto molta dell’attenzione originaria a questo problema, anche se in realtà non lo risolve nel suo dettaglio.
D’altronde la teoria che cerca di spiegare l’acquisizione di massa da parte delle particelle attraverso il meccanismo di Higgs, come interazione di campo di quest’ultimo con le medesime, lascia incognite le relative costanti d’ interazione. Per tale ragione tale meccanismo è in buona parte un quadro concettuale che aspetta ulteriori informazioni (parametri di Yukawa), per poter essere compiutamente operativo.

L’ approccio proposto presenta due caratteristiche rilevanti:

1) Considera l’elettrone (positrone) ed in genere tutte le particelle elementari, non entità puntuali come generalmente considerato, ma come aventi dimensione finita e struttura spazialmente definita.
2) Considera la struttura citata come costituita da entità virtuali (nel senso di non direttamente accessibili all’ esperimento) con caratteristiche duali (onda-particella) e distribuzione che verranno determinate.

§ Paragrafo I.1 – IL METODO CONCETTUALE

§ Paragrafo I.2 – MASSA ELETTROSTATICA

§ Paragrafo I.3 – MASSA ELETTROMAGNETICA

§ Paragrafo I.4 – MOMENTO MAGNETICO

§ Appendice IA – DETTAGLIO CALCOLI 4.2 

§ Appendice 1B – MASSA X17 (X18) 1.0

§ SIMBOLI & BIBLIOGRAFIA 1 4.1

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