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Un nuovo approccio al microcosmo delle particelle elementari e alla determinazione delle loro caratteristiche intrinseche

La documentazione presente in questo sito web rappresenta il tentativo di proporre una visione alternativa, per quanto incompleta e rivedibile, di quel mondo microscopico formalizzato in tempi successivi dalla Meccanica Quantistica, dalla Q.e.d. e Q.c.d e successivamente dal Modello Standard con ulteriori ampliamenti ed “aggiustamenti”.
La riproposizione di problematiche, irrisolte o risolte diversamente ma in maniera insoddisfacente, non può essere che a macchia di leopardo, perché diverse parti sono ancora incomplete o necessitano di maggiore maturazione prima di essere espresse in maniera formalmente corretta.
Quanto esposto è guidato, per quanto possibile, da un approccio riduzionista teso a non moltiplicare vari tipi di entità (parametri, grandezze, nuovi principi) ma con riferimento a quelle già disponibili, cercandone possibili correlazioni ed eventuali generalizzazioni, anche se nuove ipotesi verranno proposte.
L’approccio riduzionista è accompagnato da una visione realista, concettualmente analoga a quella di scienziati illustri quali A. Einstein, Louis De Broglie, E. Schrodinger, questi ultimi due nella prima parte della loro vita professionale.
Come è intuibile, dalle precedenti dichiarazioni, la posizione espressa risulta molto critica rispetto a quella della “scuola di Copenaghen” di cui, per altro, non si può disconoscere il potere predittivo e quindi, in una certa misura, l’apparato formale.
Il presente lavoro, riguarda principalmente la struttura e le proprietà intrinseche dei fermioni e quindi si innesta solo parzialmente nel “corpus” delle teorie correnti.
Gli argomenti sono affrontati, nei vari capitoli, con la proposta più o meno esplicita di modelli di carattere esplicativo e formale.
Tali modelli si possono dividere, in prima istanza, in:
– Modelli propriamente detti: l’apparato formale permette il calcolo numerico di grandezze in buono accordo con i relativi risultati sperimentali e/o di letteratura.
–  Modelli speculativi : l’ apparato formale permette il calcolo di grandezze
in accordo approssimativo con i relativi risultati sperimentali e/o di
letteratura, oppure tali risultati non sono attualmente disponibili .
– Modelli altamente speculativi : l’ apparato formale non consente i calcoli numerici relativi.

Ovviamente la maggiore attenzione e’ data alla prima categoria di modelli, anche se gli altri, evidentemente bisognosi di revisioni o approfondimenti ulteriori non sono abbandonati, con il solo scopo di fornire stimoli e prospettive nuove che potranno essere oggetto di valutazione ed eventuale approfondimento.

NOTE PRELIMINARI

Il lavoro è organizzato in parti tematiche con descrizione sintetica dei contenuti che rimanderanno a file .pdf dove saranno presenti le parti sostanziali e formali. Altri file .pdf, relativi ai primi, conterranno le appendici con lo sviluppo delle applicazioni numeriche e/o ulteriori considerazioni di dettaglio.
Saranno forniti, per ogni parte, i riferimenti bibliografici relativi ed un elenco dei simboli usati con il loro significato.
Per quanto riguarda il valore numerico delle costanti usuali si farà riferimento a : https://physics.nist.gov/. Riferimenti più specifici verranno dati se necessario.
Sarà usato il sistema di unità internazionale (SI), quindi, se non richiamato espressa- mente, tutte le quantità avranno dimensioni tipiche: MKSA (Metro, Kilogrammo massa, Secondo, Ampere) o derivate.
Le elaborazioni numeriche saranno condotte con un’ approssimazione suf- ficiente a mostrare la validità dell’ approc- cio in oggetto e comunque correlata alla precisione dei dati in ingresso e dei risultati attesi.
Le forme meno agevoli da maneggiare potranno essere risolte con l’ ausilio del software Mathematica, ne sarà data evidenza con il simbolo (MTH).
Tutte le considerazioni formali saranno intese in relazione ad un sistema di laboratorio (in quiete). Saranno quindi escluse, generalmente, correzioni relativi- stiche, se non esplicitamente indicato.
Allo scopo di semplificare gli sviluppi formali, saranno trattate le componenti scalari di grandezze vettoriali, quando ciò risulterà sufficiente a raggiungere i risultati attesi in termini numerici e di illustrazione del metodo adottato.

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